sabato 14 gennaio 2017

PROPOSITI PER L'ANNO NUOVO: OVVERO COME VIVERE FELICI E SENZA INCUBI “GLOBALI”



E vabbé... pigliamocela a ridere. Siamo ad inizio anno e scommetto che ognuno di noi ha le sue piccole cerimonie, i suoi piccoli riti per allontanare la “sfiga”, una volta si diceva la jella, e propiziarsi l'anno che verrà. Chiacchere? Ne abbiamo sentite a iosa, così come le “astrostupidate” degli oroscopi radio televisivi e le vane profezie dei guru-idioti destinate al fallimento (come ogni anno). Alla fine che ci resta? Pedalare, pedalare. Sempre.
A ributtarci in una realtà fantozzianamente tetra, nonostante i nostri scongiuri, basta il telegiornale: stragi, “ammazzatine” (direbbe il maestro Camilleri), meteodisastri e i Grandi (politici, pensatori, magnati) che sembrano non avere altro pensiero che quello di prendere regolarmente per i fondelli i piccoli (cioè noi). Ed allora, per affrontare con scaramanzia e disincanto questo 2017, mi piace offrirvi un piccolo “decalogo” semiserio, fondato sulle “rigorose” “leggi di Murphy” (sfigato che più sfigato non si può). Leggetelo. Non costa nulla. Se non il prezzo di una risata.

DECALOGO DELL'ANNO NUOVO (RICICLABILE ANCHE PER QUELLO APPRESSO)
  1. Hai paura per i tuoi soldi? Allora comincia a risparmiare i soldi dei “botti” di capodanno. E' sicuro che finiscono... in fumo.
  2. Il primo gennaio, a meno della fine del mondo, sarà uguale agli altri giorni. Ed anche il due. Non aspettarti nulla di speciale e togliti quel sorriso beota e quella faccia da depresso.
  3. Durante l'anno non diventerai superman, né salverai il mondo. Né ti daranno il nobel per la pace. Accontentati di arrivare a fine mese (ed anche a fine anno) senza troppi acciacchi e di poterti permettere le ferie durante l'estate, tasse, rincari e shopping della moglie (o dell'amante) permettendo.
  4. Non hai lavoro? Lascia perdere l'oroscopo, segui un corso di inglese (solo se gratuito) e poi... datti da fare. Si accettano raccomandazioni, tradimenti, inganni etc... Sei in guerra: qualsiasi lavoro, purché lecito (o quasi), va bene. Anche abusivo e precario. Sconsigliato fare l'immigrato clandestino o il falso invalido. In ribasso anche i killer di mafia. Va bene il badante a ricco pensionato, attenzione alla forte concorrenza di rumeni e parenti... disoccupati come te.
  5. Lo Stato dà, lo Stato toglie. Quel che dà con lo stipendio e la pensione, te lo toglie con l'una tantum, il rincaro fiscale, la manovra di inizio e fine anno ed il bail in. E con la lotta all'evasione. E non importa che non sei evasore. Pagherai lo stesso. Te lo dice l'agenzia delle entrate o come-cacchio-si chiama-adesso.
  6. Le banche non cambieranno mai. Puntano dritte al tuo denaro come avvoltoi su una carogna scassata. Complici leggi fiacche, controlli assenti e le lobby occulte. Noi siamo il parco buoi. Loro le mungitrici, peggio di tenie parassite. Abolire le banche? Un miracolo che neanche il diavolo può fare. Il miglior consiglio: non fidatevi. Inutile. Ci ricascherete.
  7. Buoni propositi? Sì, come no. Ho ancora la lista di quelli dello scorso anno. Oddio ne avessi azzeccato uno. Lasciate perdere. Vivete alla giornata. Che è già qualcosa.
  8. L'amore? Ma ti sei guardato allo specchio appena alzato? Non credere che le stelle ti stiano a sorridere. Le stai guardando sottosopra. 
  9. Non cercare la felicità. Sarà lei a venirti a trovare. Se non sbaglia strada ed il navigatore funziona. A meno che Putin ed i suoi non sabotino il satellite.
  10. Il segreto del successo? Un sonoro e bellissimo “vaffa” gridato in faccia a chi ti rompe, piccolo o grande che sia, da Trump via via sino in basso. E poi un sorriso a chi ti vuol bene (sì ce l'hai pure tu). Che non ti costa nulla. E non ha effetti collaterali. E neanche Putin ci può far niente.
By Michele Barbera


2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Ho eliminato il commento dell'anonimo che si definisce "sandro" in quanto era uno spam-truffa che indicava una mail fasulla su una presunta signora così buona che concedeva soldi "gratis" ai bisognosi. Ai miracoli ci crediamo ancora... ma - come si dice - cà nisciunu è fesso!

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